Montopoli in Val d’Arno è sempre stata nota per la sua Fiera degli Uccelli. La prima notizia che si ha di questa manifestazione è del 1360 quando venne inserita nello statuto comunale.
Nel 1442 venne concesso di spostare il Mercato dei falconi dal giorno di S. Simone a quello di San Michele (29 settembre).
Ciò fa intendere che il mercato doveva esistere ed essere fiorente già prima di tali date.
Comunque è certo che dal 1442, tutti i 29 settembre questa fiera si svolgeva, in pieno centro, nella strada detta appunto Via del Falcone (dove, ancora oggi, è possibile vedere nei muri delle case i chiodi per attaccare le gabbie).
Nel dopoguerra la fiera era però andata in calare e sembrava quasi che dovesse spegnersi. Nel 1964, il Presidente del Comitato organizzatore, Dott. Mario Neri, per venire incontro alle esigenze del mondo contemporaneo, fece spostare la fiera dal 29 settembre all’ultima domenica del mese.
Contemporaneamente cercò una nuova sede per il mercato, dato che la Via del Falcone risultava troppo angusta. La fiera venne così ospitata dapprima in un giardino privato, poi nel parco delle scuole e, finalmente, oggi ha trovato la sua sede definitiva in Via Roma ed in Via Unità d’Italia, mentre le gare di canto si svolgono nel parco comunale sito in Via Bulignano, dova ha sede la biblioteca – parco che gli organizzatori della fiera hanno contribuito ad ampliare impiegandovi gli utili della manifestazione ed il lavoro volontario.
I dati della fiera, oggi si possono sintetizzare in queste cifre: 32.000 metri quadri di esposizione, oltre 60 punti vendita, 500 cantori in gara.
Difficile stabilire il numero dei visitatori, dato che l’ingresso è libero e per la stessa caratteristica del pubblico locale che entra in fiera, fa i suoi acquisti ed esce.
Una stima fatta attraverso gli adesivi offerti ai visitatori, fa ritenere che vi sia un numero di visitatori che oscilla tra le 10 e le 15 mila presenze, una cifra di tutto rispetto, anche nei riguardi
dell’economia locale.
Se si chiede agli organizzatori di Montopoli il segreto del successo della fiera, si stringono nelle spalle, perché a loro sembra una cosa ovvia. Essi hanno favorito la presenza di molti commercianti, chiedendo loro di applicare un prezzo contenuto sulla vendita degli animali. Ciò ha aiutato la presenza del pubblico, con vantaggio per gli stessi venditori. Gli organizzatori hanno anche sostenuto gli aspetti amatoriali della manifestazione, mettendo in palio molti premi per gli espositori degli uccelli cantori e, in questo settore, hanno privilegiato quella che era la specialità della zona: il fringuello.
Per favorire gli espositori, la zona mercato è rigidamente separata dalla zona gara e l’accesso al pubblico viene consentito solo dopo il primo giro della giuria. Le industrie locali vengono
cointeressate alla manifestazione con rassegne ed esposizioni nell’ambito della fiera.
Nel mercato sono presenti un po’ tutti i generi attinenti la caccia: non solo uccelli, richiami, zimbelli, buffetteria, ma vestiti, calzature, beverini, capanni, giochi da caccia, stampi, libri ed una
vera e propria rassegna venatoria.
La fiera è organizzata dall’Associazione locale, ricca di entusiasmo e di voglia di lavorare in favore di tutta la comunità. Forse è in questo saper dare senza nulla chiedere che sta il successo
della Fiera degli uccelli di Montopoli in Val d’Arno.